Piero Brolis
Scultore


Intorno al fregio del tempio di Ognissanti
locandina tadini
Lovere, 16 ottobre 2010
Accademia Tadini

Nella Sala degli Affreschi, presentato da Marco Albertario, Conservatore della Galleria dell'Accademia, il Direttore del Museo “Adriano Bernareggi” di Bergamo, Giuliano Zanchi, ha inquadrato l’opera maggiore dello scultore bergamasco nell’ambito del rinnovamento ecclesiale e culturale degli anni ’50-’60 del secolo scorso. Un periodo questo nel quale le ambizioni riformatrici del mondo cristiano, con una societą in trasformazione e l’evolversi della cultura, si riflettevano nel clima di rinascita della societą civile accettando di rivedere la liturgia, le pratiche, le forme, l’estetica e l’immaginario.
Ha fatto poi seguito il documentario La Via Crucis di Piero Brolis presentato dal giornalista Amanzio Possenti, autore del commento. Il documentario, girato originariamente in 16 mm da Sandro Da Re e Federico Rampini, illustra cronologicamente (1963-1971) la complessa realizzazione dell'opera, dagli schizzi e studi iniziali, alla modellazione definitiva ed alle fasi della formatura in gesso, della successiva fusione in bronzo «a cera persa», per terminare con la collocazione sulle pareti del tempio di Ognissanti di Bergamo delle 14 stazioni, lunghe complessivamente oltre 46 metri, con 82 figure a grandezza naturale. Il film ottenne il Premio FEDIC per la fotografia in bianco e nero al 23° Concorso Nazionale del Film d'amatore, tenutosi a Montecatini Terme nel 1972.
Dopo la proiezione, vi č stata la visita alla Sala dedicata all'Artista dove sono conservate numerose opere dell'Artista.

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